Un esame di abilitazione e un lavoro nel settore della sicurezza nonostante la fedina penale sporca?
Ciao!
Sono stato incarcerato per un reato contro la legge sugli stupefacenti e quindi ho un’iscrizione nel mio casellario giudiziario. È ancora possibile sostenere l’esame di qualificazione ai sensi del § 34a GewO e poi lavorare come guardia giurata?
Ciao!
La Camera di Commercio e dell’Industria non verifica la presenza di precedenti penali o di altri fatti che potrebbero mettere in dubbio l’affidabilità richiesta.
Ciò significa che è possibile sostenere l’esame in ogni caso. Naturalmente, questo ha senso solo se si è considerati affidabili (nel senso del paragrafo 1 frase 4 § 34a GewO) e si è autorizzati a lavorare in seguito. In caso contrario, avrete superato l’esame IHK, ma il datore di lavoro nel settore della sicurezza non potrà assumervi.
Per quanto riguarda le condanne precedenti, si dice che l’affidabilità non è generalmente data se uno ha
negli ultimi cinque anni prima della presentazione della domanda, è stato condannato in via definitiva a una pena detentiva, a una pena pecuniaria di almeno 90 aliquote giornaliere o almeno due volte a una pena pecuniaria minore per aver tentato di commettere o commesso uno dei reati elencati di seguito, o per il quale è stata sospesa l’esecuzione di una condanna giovanile, se non sono ancora trascorsi cinque anni dal passaggio in giudicato dell’ultima sentenza:
(a) reati ai sensi della sezione 12(1) del Codice Penale,
b) i reati contro l’autodeterminazione sessuale, la tratta di esseri umani o la promozione della tratta di esseri umani, le lesioni personali intenzionali, la privazione della libertà, il furto, l’appropriazione indebita, l’estorsione, la frode, l’appropriazione indebita, la ricettazione, la falsificazione, la violazione della quiete pubblica o la violazione di domicilio, la resistenza o l’aggressione nei confronti delle forze dell’ordine o di persone equiparate alle forze dell’ordine,
c) reati contro la legge sugli stupefacenti, la legge sui medicinali, la legge sulle armi, la legge sugli esplosivi, la legge sulla residenza, la legge sul trasferimento dei dipendenti o la legge sulla lotta all’occupazione clandestina; oppure
(d) un reato che mette in pericolo la protezione dello Stato o pericoloso per il pubblico.
Come si può notare, il reato commesso, l’entità della pena e la durata della stessa sono fattori che influiscono in modo significativo.
In definitiva, è l’autorità locale competente a decidere se siete autorizzati o meno a lavorare nel settore. Vi consiglio quindi di contattare in modo proattivo il vostro comune o l’amministrazione comunale competente. L’indagine potrebbe essere effettuata anche dal vostro (futuro) datore di lavoro tramite l’autorità competente o il registro delle guardie. Tuttavia, ciò comporta dei costi.